Battesimo di Gesù, ovvero immersione del Signore nella nostra limitata umanità, non per lasciarci come eravamo ma per rinnovarci per sempre. In genere quando pensiamo al ricominciare, al rinnovare qualcosa, pensiamo a come modificare l’apparato esterno. Mettiamo mano ad alcuni elementi, facciamo dei cambiamenti, e le cose sembrano nuove. Con il nostro spirito, col nostro cuore, non funziona così. Più ci accaniamo sull’esterno, su quello che possiamo fare noi, sulle nostre iniziative, più restiamo appiattiti e scontenti interiormente. Non soddisfatti, non pacificati. Come allora raggiungere la salvezza?
Gesù risalendo dalle acque del fiume vede squarciarsi i cieli e discendere lo Spirito Santo su di sé, e sente la voce del Padre che dice: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento». Il come della salvezza ce lo spiega e lo realizza Gesù. Ha a che fare con la ricezione, con il saper ricevere, con il farsi spazio accogliente. Deve squarciarsi la corazza del nostro cuore indurito nelle abitudini e nel solito modo di vedere e percepire le cose affinché in questi solchi interiori possa scendere l’abbondanza della consolazione della grazia. Occorre lasciare vie che riteniamo vere per incamminarci su strade differenti, dando al Signore la possibilità di parlarci. A volte, nel non voler scendere nel fiume e riconoscere ciò che non va bene in noi e che occorre offrire a Gesù perché lo guarisca, per l’ostinazione di non voler abbandonare la vecchia maniera di pensare e vivere, impediamo allo Spirito di entrare in noi. Non ci esponiamo, non ci rendiamo vulnerabili, ossia non ci lasciamo ferire e aprire il cuore e non permettiamo allo Spirito Consolatore di venire a risanarci.
Con Maria questa domenica vogliamo chiedere allo Spirito Santo Consolatore che ci apra il cuore affinché possiamo ascoltare la voce di Dio che ci sussurra che siamo figli amati e che nostro Padre penserà a tutto, molto meglio di noi, se a lui offriamo ciò che siamo, abbiamo, amiamo e speriamo.
COME PREGARE
IL VANGELO
Chiudo gli
occhi e mi connetto con Gesù. Sento il suo sguardo su di me e mi apro a lui.
Leggo e rileggo la pagina scelta. Mi fermo dove sento che una Parola proprio
ora ha qualcosa da dire al mio cuore e alla mia vita. Mi fermo e sosto. La
ripeto e parlo con Gesù di quello che sento e penso. Gli chiedo ciò che voglio
e sono aperto a ciò che vorrà donarmi lui. Lo ringrazio ed esco lentamente dal
dialogo. Durante la giornata verifico come questa Parola continua a parlarmi e
guidarmi, e a instillarmi nuove ispirazioni.
Vangelo di Marco 1,7-11
Battesimo del Signore
In quel tempo, Giovanni proclamava7: «Viene dopo di me colui che è più
forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi
sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito
Santo». 9Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato
nel Giordano da Giovanni. 10E subito, uscendo
dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come
una colomba. 11E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto
il mio compiacimento».
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