sabato 29 giugno 2019

La via del bene


Gesù prende la ferma decisione di salire a Gerusalemme. Questo versetto asciutto e penetrante ci introduce nella seconda parte del Vangelo di Luca, quella in cui inizia la tappa dolorosa che porterà il Signore a donare la vita. È l’annuncio evangelico del dolore. Sì, del dolore, come parte integrante della nostra esistenza. È l’invito a integrare nella nostra esperienza il polo negativo, quello che fa tanta difficoltà a molte persone, incapaci di accettare la propria creaturalità, mortalità, finitezza, e anche peccabilità. Gesù, ricordando il Servo cantato da Isaia, rende “il suo volto duro come pietra, sapendo di non restare confuso” (cf. Is 50,7). Dio non ci ha mai illuso sulla durezza del reale. Ci ha sempre parlato apertamente, sin da quando ha fatto conoscere i suoi pensieri al popolo dell’antica alleanza, gli ebrei dell’Antico Testamento. 
E Gesù ha fatto altrettanto, vivendo fino alle estreme conseguenze il cammino del bene. Per scegliere ogni giorno Dio, per orientare ogni istante il nostro cuore al bene, c’è bisogno di ingaggiare una lotta, la lotta spirituale di cui sempre la Chiesa è stata maestra. Gesù stesso ci ha detto che i violenti conquistano il Regno dei cieli, ossia coloro che contengono le loro forze istintive e la tendenza narcisistica al piacere e al benessere immediato per fare una opzione decisa verso il bene. Seguire Gesù, seguire la via della vita è passare attraverso la porta stretta. Non possiamo seguirlo se ci lasciamo andare a tutti i nostri capricci. In noi c’è un alleato, il nostro vero sé, ma c’è anche un nemico, il nostro falso sé, che rema contro di noi. E così, quando lo Spirito ci ispira di seguire una certa via, un’altra parte di noi ci spinge a non farci caso e a voltarsi dall’altra parte. Per questo Gesù risponde, a quelli che vogliono seguirlo, che non si può mettere mano a una scelta e poi voltarsi indietro. È necessario nella vita spirituale procedere con fermezza e volto deciso lungo la strada indicata dal Signore. Seguire la sua Parola e pregare incessantemente per poter mantenere il cuore nel cuore di Cristo, senza farsi abbagliare da altro. 
L’affidamento a Maria che noi viviamo ci aiuta a custodire la relazione con Gesù, con determinazione, come ha fatto Maria stessa, donna forte nella fede. Il suo esserci madre si concretizza in una azione costante e decisiva a favore della nostra unione con il Signore. È lei che ci sostiene e indirizza costantemente verso suo Figlio, è lei che oggi in questo stupendo vangelo ci aita a rendere il nostro cuore forte e deciso nel seguire Gesù. A ogni costo. Mettendo in conto il sacrificio necessario, che in proporzione al bene grande che ce ne viene – essere interiormente abitati dalla pace di Cristo – è poca cosa, anche se in ogni caso fa soffrire e a volte, in certe svolte importanti, fa sudare sangue. 
Il Signore però ci è vicino, come anche ci ricorda Paolo, quando, nel ricordare tutte le sue sofferenze, si rende conto che se è stato capace di venirne fuori con pace è perché il Signore Gesù gli si è fatto vicino. Maria e il Signore sono vicini anche a noi. Mentre attraversiamo le fasi della vita, in loro troviamo tutto il necessario per rialzarci sempre e con loro vincere ogni male.

30 giugno 2019
Lc 9,51-62
XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

In quel tempo, 51mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme 52e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l'ingresso. 53Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. 54Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». 55Si voltò e li rimproverò. 56E si misero in cammino verso un altro villaggio. 57Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». 58E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». 59A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». 60Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va' e annuncia il regno di Dio». 61Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». 62Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all'aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».


La Via della felicità