«Ti seguirò. Prima
però…»: è questa la frase che risuona maggiormente nel Vangelo di questa
domenica (Lc 9,51-62) in opposizione
all’atteggiamento completamente opposto di Gesù che «prese la ferma decisione
di mettersi in cammino verso Gerusalemme». La nostra vita si adatta e si
costruisce su Cristo. Quando il cuore sente che Dio lo chiama a conversione,
che gli suggerisce di lavorare su se stesso e di puntare sull’interiorità, sul
suo rapporto con Lui, bisogna mettersi in cammino. Non in un modo qualunque ma
con determinazione, prendendo sul serio la sua voce. Maria davanti a questa decisione del Figlio non è rimasta indietro.
Non ha scelto una via di comodo, non è stata sulla difensiva. Ha abbracciato la
volontà del Padre con la stessa apertura di Gesù, senza nessun “però”. Ha
ridotto al minimo la distanza tra lei e Dio in modo da vivere sempre
concentrata sulla via che Lui le stava tracciando.
Affidarci
a Maria ci aiuta a fare nostri i suoi stessi atteggiamenti.
Maria ci suggerisce di non lasciarci distogliere da quello che non viene da
Dio. Come lei è stata sempre serena tenendo a bada i cattivi pensieri, così
possiamo fare noi. Si tratta di una strategia che lei come madre ci propone per
non perderci dietro quegli aspetti negativi della vita che, se rigettati, non
hanno alcun potere. Maria ha guardato Gesù e ha imparato da lui. Vedendolo tanto
deciso nel bene, si è rafforzata nella determinazione a seguire le vie di Dio. Tutto
quello che ha imparato dietro a Gesù, lo comunica a noi. Abbiamo un immenso bisogno di imparare
questo modo di custodire il cuore e tenerlo rivolto verso Dio. Nel concreto
questo comporta l’impegno di non cedere
all’impulso di andare dietro ai pensieri e ai sentimenti negativi. E ha
come frutto la percezione della propria forza interiore, della capacità che Dio
ci dà di seguirlo e basta, senza alcun “però”, facendo, come diceva san
Massimiliano Kolbe, quel che stiamo facendo, senza badare a quella marea di
forze negative che costantemente si aggirano intorno a noi, con lo scopo di
strapparci dalla serenità che viviamo in Dio.