Viene il
Signore. Viene. Gesù annuncia che viene da noi. Il venire di Gesù non è come il
nostro venire. Viene un amico che non vedevamo da tanto, viene un figlio dalla
scuola, viene il marito dal lavoro. Gesù non viene in questo modo, da rendersi
presente in carne ed ossa davanti ai nostri occhi. Eppure Gesù viene nella
realtà proprio attraverso l’amico, il figlio, il marito… attraverso circostanze
che diventano rivelazione della sua presenza e indicatori della via da seguire.
Nel
vangelo di questa seconda domenica di Avvento, Gesù viene attraverso le parole
e i gesti di Giovanni Battista, che possiamo considerare un amico, un compagno
di viaggio. Vestito poveramente e abitante del deserto, Giovanni indica l’essenzialità
necessaria per vedere il Signore nelle circostanze che viviamo.
Dà la possibilità
di pentirsi dei peccati, convertirsi cioè orientarsi al cambiamento e preparare
il cuore all’incontro con il Signore che salva. Il Battista prepara la via a
Gesù. Ed è Gesù che agisce con lui. Molti sono quelli che vanno a farsi battezzare
da Giovanni. Persone semplici, che hanno ascoltato la voce della coscienza e
hanno intuito che con Giovanni c’è lo Spirito, che in lui c’è del buono e che vale
la pena seguirne le indicazioni.
Così Gesù
viene a visitare anche noi! Suscita in noi dei desideri e li alimenta lasciandoci
dei segni nella quotidianità: un incontro, una telefonata, un libro che ci
viene regalato, una parola che ci arriva inaspettata e che coincide con quello
che stiamo sentendo, soprattutto la Parola che è il vangelo.
Maria,
donna dell’ascolto profondo, è nostra maestra nel decifrare le ispirazioni del
Signore. Ci condivide un segreto: custodire nel cuore i frammenti di
significato che ci vengono dal quotidiano e ricomporli con l’aiuto della Parola
di Dio. Maria insieme al Battista in questa domenica ci indica il modo per prepararci
al Natale: farsi attenti e umili ascoltatori di Dio nella vita, raccogliere i
segnali che ora Gesù ci lascia, e farne attesa, preghiera, preparazione del
cuore e alimento del desiderio di farci trovare pronti quando Gesù verrà.
COME PREGARE IL VANGELO
Chiudo gli occhi e mi connetto con Gesù. Sento il suo sguardo su di me e mi apro a lui. Leggo e rileggo la pagina scelta. Mi fermo dove sento che una Parola proprio ora ha qualcosa da dire al mio cuore e alla mia vita. Mi fermo e sosto. La ripeto e parlo con Gesù di quello che sento e penso. Gli chiedo ciò che voglio e sono aperto a ciò che vorrà donarmi lui. Lo ringrazio ed esco lentamente dal dialogo. Durante la giornata verifico come questa Parola continua a parlarmi e guidarmi, e a instillarmi nuove ispirazioni.
6 dicembre 2020
Dal vangelo secondo Marco (1,1-8)
2ª domenica di Avvento
1 Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
2Come sta scritto nel profeta Isaia:
Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
3Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri,
4vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di
Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i
loro peccati. 6Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno
ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. 7E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per
slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
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