«Pregare sempre senza
stancarsi mai» (cf. Lc 18,1-8). Il cuore del messaggio evangelico di questa
domenica sta in questa relazione col Padre che va sempre vissuta con consapevolezza,
senza pensarsi mai da soli, neppure per un istante. Per fare questo, per non
allontanarci da questa sorgente, ci è dato un aiuto grande nell’affidamento a Maria. Rappresenta un
dono che Dio ci fa venendoci incontro per sostenere le fatiche del viaggio di
noi pellegrini. Se non ci pensiamo come viandanti della vita e della fede non
comprendiamo la profondità e l’importanza di confidare in Maria e crescere
nella relazione con lei. Se invece guardiamo con realismo alla nostra
condizione, siamo contenti di poter contare su una madre che è sempre dalla
nostra parte e fa di tutto per non farci mancare il suo amore e la sua premura
materna.
In particolare oggi
Maria ci spiega con pazienza e tanta tenerezza che dobbiamo, se vogliamo
custodire la serenità interiore, rivolgerci a lei come figli, con lo sguardo
del cuore dei figli. I figli, si sa, ogni tanto, anche senza motivo, cercano il
volto materno e una carezza in cui sentirsi voluti bene. Dopo poi, possono correre
e anche conquistare il mondo, affrontare battaglie e arrivare a donazioni
radicali. E ci riescono proprio perché partono da questo abbraccio, da questa
forza che è l’amore invincibile di Dio per noi. Che altro vorrebbero dire Gesù
e anche Maria quando ci invitano a pregare sempre? Non è sempre l’ora di pensare
direttamente a loro, ma è sempre l’ora di stabilire una profonda connessione
interiore che parla il linguaggio della
fiducia e della figliolanza.
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