«Chi non vuole
venire dietro a me, non può essere mio discepolo» (cf. Lc
14,25-33). Il messaggio chiave di questa domenica ci viene da questo versetto.
Gesù spiega che chi vuole essere sulla strada della vita, non deve andare per
conto suo, né andare dalla parte opposta a quella indicata da Lui, e neppure
seguire altri che non sono Lui. Chi vuole la vita deve andare dietro a Gesù.
Il pensiero subito corre alla perfetta discepola che è stata Maria, prima non solo
in senso cronologico, ma specialmente per la qualità del suo discepolato. Da
lei possiamo imparare come concretizzare questa parola di vita che Gesù
suggerisce al nostro cuore oggi. Maria ha un dono da farci: la sua vita. In lei
vediamo la bellezza di un abbandono in Dio che l’ha portata a seguirne le vie
senza condizioni. Non ha mai pensato, Maria, neppure nei momenti critici e di
svolta, di poter trovare la soluzione da sola, contando sulle sue deboli forze.
Ma ha sempre scelto il posto della creatura, della figlia riconoscente, il posto di chi sa che deve imparare a vivere
perché da solo non sa come diventare grande, grande non tanto e non solo
per età, ma in primo luogo nella fede e nella sapienza.
Se
non sappiamo come fare, Maria ci dirà che dobbiamo semplicemente cominciare a
fare dei tentativi. Provare a pensare di voler vivere questa nuova giornata non
a partire da noi stessi, ma da Dio. Sentire cosa ha da dirci attraverso tutto quello
che permetterà. Raccogliere le briciole preziose di quel pane di vita che Lui è
per noi e collegare i fatti, come faceva Maria, alla ricerca del senso più vero
delle cose. Andare dietro a Gesù è stato
per Maria una spinta irresistibile, cui si è abbandonata, preferendo la fiducia
a ogni calcolo umano. E davanti a tante distorsioni della libertà che
viviamo, questa è davvero la più bella notizia!
Nessun commento:
Posta un commento