Servire due padroni
non è possibile, dice Gesù in questa domenica (cf. Lc 16,1-13). Ci si affeziona
infatti soltanto a una persona, amata sopra ogni cosa, si ama con tutto il
cuore solo una realtà, riconosciuta come il cuore pulsante della vita, il
motivo per cui si ha voglia di alzarsi al mattino e di impegnarsi durante il
giorno. Se guardiamo all’esistenza di Maria ci rendiamo conto che la forza
della sua testimonianza deriva unicamente dall’avere concentrato tutte le sue
forze su quell’unico bene che è il Signore. Non è facile rimanere in questa
comunione neppure quando la si vive e la si sperimenta. Perché è tale l’impatto
che ha su di noi il mondo esterno, con le sue sfide e le sue spinte, i suoi
colpi e le sue sferzate, da farci spesso sganciare da questa profonda unione di
pensiero e di cuore per perderci e traballare. Sentiamo che a ogni istante
dovremmo avere la capacità di tenerci in mano in modo tanto forte e consapevole
da neutralizzare ogni altra azione.
Forse però, chiedendo a Maria, capiamo che
questa prospettiva non è neppure auspicabile. Ci metterebbe nell’ottica di
sentirci a posto, arrivati, mentre la nostra verità sta in un cammino. Il
cammino che Maria stessa ha percorso per prima, fatto di slanci e di gioie, ma
anche di pause e di frenate, di dolorose sospensioni. La vita ci chiede di
camminare umilmente tenendo stretta la mano di Maria e di Gesù. Non disponiamo
di sicurezze personali. Siamo invece sicuri solo dell’amore incondizionato e totale di Dio, della protezione forte e
tenace di Maria, della infinita bontà dei santi, nostri fratelli e sorelle che
hanno a cuore la nostra felicità e ci sostengono con la loro preghiera. Maria
non ha neppure per un istante pensato di poter servire con tutta se stessa due
realtà. Ha amato smisuratamente solo Dio e nell’amarlo è stata disposta a ogni
sacrificio, prima di tutto quello di se stessa. Per affezionarsi a Dio è
necessario distaccarsi dal proprio io, per lasciarsi trasformare il cuore dalla
sua tenerezza è necessario lasciare per sempre la pretesa di vedere rispettati
i propri diritti. Solo chi corre verso l’ultimo posto può servire l’amore con
tutto se stesso.
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