Noi non possiamo comprendere la vita della grazia finché non è il Signore che ce la dona, che ce la fa gustare. Non possiamo capire la logica del vangelo, e sentire compassione per tutto quanto esiste attorno a noi se non è Gesù che ci cambia il cuore. Crediamo di sapere ma sappiamo solo quello che fino a questo momento abbiamo acquisito nella vita. Ma la vita è molto altro ancora. Siamo ciechi finché il Signore non spacca il guscio del nostro limite e ci riversa dentro la sua vita. Gesù dopo essersi trasfigurato annuncia la sua morte, mentre vive la gioia parla del dolore e poi della risurrezione. Nella fine c’è un inizio, e quando qualcosa ricomincia, passerà per una prova, per poi rinascere ancora.
I discepoli tornano a valle con il volto luminoso impresso nell’intimo. Ora sono pronti per vivere davvero, perché la vita non è più il luogo delle conquiste illusorie, dal momento che la conquista più grande, che è Gesù, ora è dentro di loro.
Il nostro affidamento a
Maria trova in questo volto luminoso e caldo del Signore il suo senso: ci affidiamo
per incontrare più facilmente quel volto, ci affidiamo per custodire più
profondamente quel volto, se lo abbiamo già incontrato. Maria ci aiuta a custodire
questo tesoro dalle parti di noi che vorrebbero toglierci la fiducia, strapparci lo stupore dell'incontro. Lei ci aiuta a fare memoria, a mantenere caldo il legame con il Signore. Sul monte il Padre celeste ci chiede di ascoltare Gesù, e Maria ci dice "fate quello che Gesù vi dirà". Non c'è consolazione e forza maggiore di quella che viene quando siamo nella prova e abbiamo nella Parola di Dio una parola che ci sostiene, che ci conosce e sa dirci ciò che solo ci serve per fare un passo e poi un passo ancora.
28 febbraio 2021
In quel tempo, 2Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto
monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro 3e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla
terra potrebbe renderle così bianche. 4E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. 5Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere
qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 6Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. 7Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce:
«Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!». 8E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù
solo, con loro.
9Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò
che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai
morti. 10Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire
risorgere dai morti.
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