Chi fosse digiuno di vangelo, nel leggere queste parole di Gesù penserebbe di trovarsi davanti a un enigma, a una strana serie di indicatori di felicità. Beato chi si svuota di sé, chi sceglie la via della mitezza, chi ha compassione e si impegna per la pace e il perdono, chi si coinvolge nella ricerca della giustizia ed è pronto a pagarne le conseguenze. Una via per diventare uomini e donne, per apprendere quel mestiere di vivere che sta tanto a cuore al Signore. A che serve seguire Gesù se non facciamo diventare gesti e azioni le nostre convinzioni? Come facciamo a impedirci di essere ciò che vogliamo? Quali meccanismi lasciamo che si inneschino in noi inconsapevolmente?
Gli ostacoli che Gesù indica sono svariati: un cuore duro, che non ascolta la sua voce, l’atteggiamento conflittuale e competitivo verso gli altri, il rinchiudersi nelle proprie cose senza curarsi del bene degli altri, il ripiegamento su di sé senza impegno e senza coinvolgimento, senza fermarsi a sentire le sofferenze del mondo e chiedersi che contributo poter dare.
Ognuno di noi ha il suo punto da lavorare. Qualche difesa che ha eretto e che occorre individuare. Bisogna mettere mano alla nostra trasformazione, guidati dal Signore.
Ora che la pandemia riporta all’essenziale le nostre vite, possiamo usare bene questo tempo per cambiare qualcosa dentro di noi. Il premio è certo: pace, gioia, serenità, senso di gratificazione interiore, fiducia smisurata. I frutti squisiti della relazione di amicizia con Dio. Chi crede, è toccato dalla grazia, ne fa esperienza viva. E il nostro affidarci alla Madre altro non è che lo scegliere con semplicità la strada dell'essenziale, nel desiderio di vivere come lei a partire dal cuore per saper andare al cuore delle cose.
COME PREGARE IL VANGELO
Chiudo gli occhi
e mi connetto con Gesù. Sento il suo sguardo su di me e mi apro a lui. Leggo e rileggo
la pagina scelta. Mi fermo dove sento che una Parola proprio ora ha qualcosa da
dire al mio cuore e alla mia vita. Mi fermo e sosto. La ripeto e parlo con Gesù
di quello che sento e penso. Gli chiedo ciò che voglio e sono aperto a ciò che
vorrà donarmi lui. Lo ringrazio ed esco lentamente dal dialogo. Durante la
giornata verifico come questa Parola continua a parlarmi e guidarmi, e a instillarmi
nuove ispirazioni.
1 novembre 2020 - Solennità di Tutti i Santi
Dal vangelo secondo Matteo 5,1-12
In quel tempo1vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
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