Amare voce del verbo osservare.
Osservare nel senso di accogliere, fare spazio alla parola che Gesù ci rivolge,
crederci, amarla come la verità su cui basare tutta la propria esistenza.
Perché Gesù lega l’amore per lui all’ascolto della sua voce? La radice di ogni
male sta nel non ascolto della Parola di Dio, nel non osservare il suo
comandamento. Ma qual è il comandamento di Gesù? Amatevi come io vi ho amati. È come se Gesù dicesse: se ami me, ami
te e ami tutti e tutto. O meglio ancora, se ti lasci amare da me, puoi amare a
tua volta.
“Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con
voi per sempre, lo Spirito della verità”.
Gesù ci viene in soccorso e ci
assicura che da dov’è ossia nella pienezza della vita trinitaria, prega per
noi, intercede per noi, garantendoci la sua vicinanza attraverso lo Spirito Santo.
Che Gesù chiama lo Spirito di verità. Una grande consolazione per noi, perché
ci mette in pace, ci ricorda che noi abbiamo delle opinioni, solo lo Spirito
possiede la verità e solo a lui possiamo chiederla. E tuttavia quando la nostra
opinione si adegua a quello che lo Spirito suscita in noi, allora anche i
nostri pensieri sono veri, secondo Dio.
“Egli rimane presso di voi e sarà in voi”.
La più bella realtà di fede è
sapersi immersi nello Spirito d’amore. Lui, che è Dio, rimane non solo accanto
a noi, presso di noi ma anche in noi. Nel cuore del cuore, nella parte libera e
più intima del nostro spirito, lì lo Spirito è, e da lì ci attrae a sé e ci
manda le sue buone ispirazioni, affinché le seguiamo.
“Non vi lascerò orfani”.
Gesù sottolinea il fatto che sarà
sempre con noi e in noi. Non siamo soli, mai. Anche se il mondo intero dei
nostri affetti più cari si dimostrasse molto lacunoso, non abbiamo nulla da
temere, nulla da soffrire, perché Gesù è il principio d’amore che dall’interno
di noi stessi sostiene la nostra vita e ci dà l’aiuto necessario per continuare
ad amare quando amare è faticoso, quando non conviene, quando è tutto in
perdita. È lo Spirito a darci pace, a darci una misteriosa gioia interiore, che
traspare dai nostri volti, che si esprime in gesti di amicizia, in scelte di
vicinanza. Sperimentiamo allora che l’amore di Dio in noi, accolto, è oltre
noi.
“Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a
lui”.
Amo molto questo versetto che è
la dichiarazione universale di realtà dell’amore di Dio per ciascuno di noi. A
dispetto di tutte le mancanze di fiducia da parte di chi continua a ritenere di
non poter vedere Dio, Gesù dichiara che si manifesterà a chi lo ama. Possiamo
dare a questa Parola di Dio il valore opposto di non Parola di Dio? No, non
possiamo. Gesù ha promesso! E la sua promessa è verità che si proietta nel
futuro, quando a un dato momento si compirà davanti ai nostri occhi stupiti.
Ogni umile attesa del suo volto andrà a buon fine. Sì, Gesù non si tiene
lontano, il suo desiderio è proprio quello di manifestarsi all’anima. L’incontro
con Dio non è negato a nessuno.
Maria a cui ci affidiamo, ci insegna
l’arte di riconoscere Dio nella vita. “L’anima mia magnifica il Signore “, dice
“e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore”. Lei che viveva della Parola di
Dio, una volta ascoltata, la confrontava con la vita e cerava di capire come
Dio la stesse guidando. E riconosceva i passaggi di Dio, la sua provvidenza e
vicinanza. Oggi Maria ci avvolge sotto il suo manto materno e vuole darci il conforto
che viene dal saperci amati, dal sapere che basta solo un po’ di attenzione allo
Spirito presente in noi per sentire la pace e trovare nella certezza di
appartenere a lui, la forza di sorridere alla vita e di continuare a impegnarci
per una cultura della pace e del perdono.
17 maggio 2020
VI Domenica di Pasqua
Dal Vangelo secondo Giovanni 14,15-21
Dal Vangelo secondo Giovanni 14,15-21
1 In quel tempo, Gesù disse: «15Se mi amate,
osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre
ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, 17lo Spirito della
verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi
lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. 18Non vi lascerò orfani:
verrò da voi. 19Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché
io vivo e voi vivrete. 20In quel giorno voi
saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. 21Chi accoglie i miei
comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal
Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui»
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