La cornice nella quale è inserito il discorso di Gesù nel
vangelo di questa domenica è il tempio di Gerusalemme, splendente di bellezza con
la sua architettura maestosa e le sue pietre preziose, tanto che nell’immaginario
comune si pensava che solo chi poteva vederlo nella vita poteva fare esperienza
della bellezza: lì risiedeva lo spirito del Signore. Mentre alcuni elogiano
questo splendore, Gesù fa un discorso diverso: dice che verranno giorni in cui
il tempio sarà distrutto. E quando gli chiedono, curiosi, quando avverrà, Gesù
ne approfitta per dare un importante insegnamento sulla vita. Non bisogna preoccuparsi
di sapere quando il mondo finirà o voler sapere il proprio futuro. Non bisogna
ascoltare chi dice di saper leggere nel futuro o afferma di sapere quando i
tempi finiranno. Si tratta di una curiosità insana, perché ciò che sta a cuore
a Dio non è che noi abbiamo il controllo delle cose, come piacerebbe a noi, ma che noi ci affidiamo a Lui,
appoggiamo la nostra esistenza sulla roccia salda del suo amore.
Gesù si
sofferma a dare uno sguardo sulla storia perenne del mondo, fatta di ostilità,
guerre, inimicizie, e anche persecuzioni contro i cristiani. Gesù ci dice di
non temere, quando anche dovesse capitare di essere osteggiati perché siamo
suoi figli, non dobbiamo preoccuparci di cercare le parole per difenderci, di
cercare cioè strategie umane di salvezza: lui ci darà “parola e sapienza”,
tanto che chi ci è contro non potrà fare nulla. Siamo nelle sue mani. Questo
messaggio è di una straordinaria consolazione: siamo figli amati, non siamo
gettati nel mondo a casaccio, dentro eventi casuali, siamo invece accompagnati
e aiutati a trovare la rotta mentre viviamo i nostri giorni, fatti certamente
di momenti lieti e di altri segnati da difficoltà e sofferenza. Ma ciò che conta
è “perseverare”. Gesù conclude dicendo: “con la vostra perseveranza salverete
la vostra vita”.
Tutto il quadro delineato in questo brano sembra proporci lo
spettacolo della vita, questa navigazione sul mare instabile dell’esistenza,
dove però se diamo il timone a Cristo possiamo stare saldi, aggrappati a lui, anche
se il mare è in tempesta.
L’affidamento a Maria, nell’aiutarci a metterci nelle
mani di Dio, è una vera assicurazione sulla vita. Avendo una madre che conosce
la nostra fragilità e incostanza, sperimentiamo il suo venirci incontro, il suo
esserci madre, perché il suo compito è unicamente quello di raccoglierci sotto
il suo manto e portarci al porto sicuro dell’amore del Padre. La presenza di Maria
nella nostra vita è una realtà, e il pensare a lei, e il rimetterci a lei ogni
giorno ci aiuteranno nel tempo a conoscerla e amarla sempre di più, e a sentirne
la protezione. Anche lei ha attraversato tante tempeste nella sua vita, ed è
stato il suo guardare fisso a Gesù a permetterle di restare salda fino alla
fine. Guardando a lei ci rassicuriamo perché entriamo nella dimensione della
fiducia che è la nostra perla preziosa, la perla dell’affidamento a lei, la
forza spirituale capace di muovere le montagne e trasformare la nostra intera
esistenza.
17 novembre 2019
Lc 21,5-19
XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
In quel tempo, 5mentre alcuni parlavano del tempio, che era
ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: 6«Verranno
giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che
non sarà distrutta».
7Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e
quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». 8Rispose:
«Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome
dicendo: «Sono io», e: «Il tempo è vicino». Non andate dietro a loro! 9Quando
sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono
avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
10Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno
contro regno, 11e vi saranno in diversi luoghi terremoti,
carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi
dal cielo.
12Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi
perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi
davanti a re e governatori, a causa del mio nome. 13Avrete
allora occasione di dare testimonianza. 14Mettetevi dunque in
mente di non preparare prima la vostra difesa; 15io vi darò
parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né
controbattere. 16Sarete traditi perfino dai genitori, dai
fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; 17sarete
odiati da tutti a causa del mio nome. 18Ma nemmeno un capello
del vostro capo andrà perduto. 19Con la vostra perseveranza
salverete la vostra vita.
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