Gesù prende la ferma
decisione di salire a Gerusalemme. Questo versetto asciutto e penetrante ci
introduce nella seconda parte del Vangelo di Luca, quella in cui inizia la
tappa dolorosa che porterà il Signore a donare la vita. È l’annuncio evangelico
del dolore. Sì, del dolore, come parte integrante della nostra esistenza. È l’invito
a integrare nella nostra esperienza il polo negativo, quello che fa tanta
difficoltà a molte persone, incapaci di accettare la propria creaturalità,
mortalità, finitezza, e anche peccabilità. Gesù, ricordando il Servo cantato da
Isaia, rende “il suo volto duro come pietra, sapendo di non restare confuso”
(cf. Is 50,7). Dio non ci ha mai illuso sulla durezza
del reale. Ci ha sempre parlato apertamente, sin da quando ha fatto conoscere i
suoi pensieri al popolo dell’antica alleanza, gli ebrei dell’Antico Testamento.
E Gesù ha fatto altrettanto, vivendo fino alle estreme conseguenze il cammino
del bene. Per scegliere ogni giorno Dio, per orientare ogni istante il nostro
cuore al bene, c’è bisogno di ingaggiare una lotta, la lotta spirituale di cui
sempre la Chiesa è stata maestra. Gesù stesso ci ha detto che i violenti
conquistano il Regno dei cieli, ossia coloro che contengono le loro forze
istintive e la tendenza narcisistica al piacere e al benessere immediato per
fare una opzione decisa verso il bene. Seguire Gesù, seguire la via della vita
è passare attraverso la porta stretta. Non possiamo seguirlo se ci lasciamo andare
a tutti i nostri capricci. In noi c’è un alleato, il nostro vero sé, ma c’è
anche un nemico, il nostro falso sé, che rema contro di noi. E così, quando lo
Spirito ci ispira di seguire una certa via, un’altra parte di noi ci spinge a
non farci caso e a voltarsi dall’altra parte. Per questo Gesù risponde, a quelli
che vogliono seguirlo, che non si può mettere mano a una scelta e poi voltarsi
indietro. È necessario nella vita spirituale procedere con fermezza e volto
deciso lungo la strada indicata dal Signore. Seguire la sua Parola e pregare
incessantemente per poter mantenere il cuore nel cuore di Cristo, senza farsi
abbagliare da altro.
L’affidamento a Maria che noi viviamo ci aiuta a custodire
la relazione con Gesù, con determinazione, come ha fatto Maria stessa, donna
forte nella fede. Il suo esserci madre si concretizza in una azione costante e
decisiva a favore della nostra unione con il Signore. È lei che ci sostiene e
indirizza costantemente verso suo Figlio, è lei che oggi in questo stupendo
vangelo ci aita a rendere il nostro cuore forte e deciso nel seguire Gesù. A
ogni costo. Mettendo in conto il sacrificio necessario, che in proporzione al
bene grande che ce ne viene – essere interiormente abitati dalla pace di Cristo
– è poca cosa, anche se in ogni caso fa soffrire e a volte, in certe svolte
importanti, fa sudare sangue.
Il Signore però ci è vicino, come anche ci
ricorda Paolo, quando, nel ricordare tutte le sue sofferenze, si rende conto
che se è stato capace di venirne fuori con pace è perché il Signore Gesù gli si
è fatto vicino. Maria e il Signore sono vicini anche a noi. Mentre attraversiamo
le fasi della vita, in loro troviamo tutto il necessario per rialzarci sempre e
con loro vincere ogni male.
30 giugno 2019
Lc 9,51-62
XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
In quel tempo, 51mentre stavano compiendosi i giorni in
cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di
mettersi in cammino verso Gerusalemme 52e mandò messaggeri davanti a sé. Questi
si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli
l'ingresso. 53Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso
Gerusalemme. 54Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi
che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». 55Si voltò e li rimproverò. 56E si misero in cammino verso un altro
villaggio. 57Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque
tu vada». 58E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i
loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». 59A un altro disse: «Seguimi». E costui
rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». 60Gli replicò: «Lascia che i morti
seppelliscano i loro morti; tu invece va' e annuncia il regno di Dio». 61Un altro disse: «Ti seguirò, Signore;
prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». 62Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette
mano all'aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
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