Accetta il tuo cuore e rendilo puro ogni giorno. Forse possiamo riassumere
il Vangelo di questa domenica in questa unica frase, all’apparenza semplice e
però anche molto profonda da comprendere e da vivere. Nel giudizio dei farisei,
che si scandalizzano perché i discepoli di Gesù non fanno le abluzioni e i riti
di purificazione esterni, si nasconde il rifiuto di accettarsi così come si è,
coi propri limiti strutturali accanto anche alle straordinarie ricchezze di cui
ogni persona è dotata. Quando non si accoglie la propria zona d’ombra nasce
l’illusione di cercare una perfezione che non esiste e che in fin dei conti è
tutta esteriore. Come quando ci si fa belli dall’estetista e dai vari curatori
d’immagine credendo ingenuamente che messa a posto l’esteriorità sia
automaticamente messa a posto anche la vita. Ma non è così. L’esperienza anzi
dimostra il contrario.
È dal cuore dell’uomo che, dice Gesù, escono tutte
queste brutte cose cioè “impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità,
malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza”. Inutile
incolpare la società, gli altri, le vicende della vita… se fino a un certa età
questi condizionamenti hanno pesato fortemente – ognuno è frutto della sua
storia educativa! – tuttavia viene il giorno in cui il sole inizia a entrare
nel buio del cuore e a mostrare nuovi passi e nuove strade da percorrere per
far venire alla luce la vera identità. Se con umiltà ci si mette in cammino,
attratti da quella luce calda e accogliente, si entra nel regno della verità,
che è Gesù e la sua vita donata per noi. In lui comprendiamo il bisogno di
purificazione, di attingere al suo cuore trafitto per ricevere il suo perdono e
così rialzarsi e riprendere con passo spedito la via della santità. Chi può
aiutarci a riconciliarci col nostro limite è Maria, la Madre a cui ogni giorno
guardiamo e al cui cuore ci affidiamo. Lei che è stata pura può spiegarci e
insegnarci la via di un cuore puro. Ma cos’è la purezza? Maria ci mostra che la
purezza non consiste nel credersi giusti e nell’illudersi di poter sradicare da
noi le inclinazioni cattive, ma consiste nel riconoscersi poveri e affidarsi
totalmente a Dio, che ci dona la sua purezza. Consiste nel riconoscere le ombre
che ci agitano e ogni giorno, con tanta pazienza, mentre gli occhi e il cuore
si nutrono del Vangelo, orientarci a Gesù, alla sua vita crocifissa e gloriosa.
La purezza che Gesù oggi chi indica è la purezza pasquale, che passa inevitabilmente
per la croce. È crocifiggendo le nostre cattive inclinazioni, e orientando la
loro energia verso quel bene che è Gesù che noi ci manteniamo puri. Maria è
beata perché ha creduto alla Parola e non ad altro e anche noi saremo beati e
puri se crederemo solo alla Parola Di Dio e non ad altro. Gesù oggi ci sprona:
“Ascoltatemi! Non c’è nulla fuori dell’uomo che lo rende impuro. Dal di dentro
del suo cuore escono le cose impure”.
2 settembre 2018
Mc 7,1-8.14-15.21-23
1 In quel tempo si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. 2Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate 3- i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi 4e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, 5quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
6Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:
Mc 7,1-8.14-15.21-23
1 In quel tempo si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. 2Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate 3- i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi 4e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, 5quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
6Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:
Questo popolo mi
onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
7Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini.
ma il suo cuore è lontano da me.
7Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini.
8Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione
degli uomini». 14Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e
comprendete bene! 15Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa
renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro».
[ 21Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i
propositi di male: impurità, furti, omicidi, 22adultèri,
avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia,
stoltezza. 23Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono
impuro l'uomo».
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