Una «ascoltava», l’altra «era distolta». Nel Vangelo
di questa domenica (cf. Lc 10,38-42) è messo al centro l’essenziale: l’ascolto.
Che significa essere aperti, sapere di non bastare a se stessi, di avere
bisogno di un Altro da cui ricevere una parola di vita, trascendersi, essere
fatti per oltrepassarsi e per dare credito a una Persona – l’unica – che può
dirci e darci la verità. E all’opposto è focalizzata anche la grande tentazione
quotidiana: essere distolti, lasciarsi prendere e interessare da ciò che ci
porta lontano da noi stessi, dal nostro essere centrati e concentrai su Dio.
Perché è così importante restare col pensiero e con il cuore su Dio? Perché è
così pericoloso perdere questa sana contemplazione di Lui?
Maria, madre di Gesù e madre nostra, assomiglia
davvero tanto a questa Maria di Betania, che è nella posizione del discepolo,
seduta ai piedi del Maestro, avida di ascoltare da Lui la verità di se stessa e
della storia umana, di Dio e del suo progetto di salvezza.
Ci affidiamo a
Maria per farci trasformare da lei e diventare persone che scelgono di mettere al primo posto l’ascolto della
Parola di Dio, ma davvero. Ossia puntando sul serio sulla forza della Parola,
credendo così profondamente ad essa da basare la giornata e l’intera vita su quello
che ci comunica. Dal momento in cui ci doniamo a Maria, lei ci prende sotto la
sua speciale protezione, e la sua azione materna si fa più stringente. Man mano che impariamo a dare a lei tutte
le nostre realtà fatte di speranze, paure e desideri, ci rendiamo
effettivamente conto che il suo aiuto si fa più visibile e concreto. Diventiamo
cioè più sensibili e perciò capaci di accorgerci della sua presenza e dei suoi aiuti.
Questa azione di cui c’è assoluto bisogno e di cui
non si può fare a meno che è l’ascolto di Dio, è l’atteggiamento più proprio di
Maria e dunque anche quello che lei ha più a cuore e che intende trasmetterci. Non
essere più noi al centro ma ricevere il senso dalle mani di chi lo possiede e
desidera comunicarcelo è il cuore dell’ascolto. L’autentico ascoltatore è una
persona che ha superato la tentazione di lasciarsi facilmente distogliere e ha
scelto di rimanere in Gesù, nel suo amore, fissando il pensiero su di Lui, chiedendogli la grazia di non farsi
distogliere mai da Lui, pensando a Lui, ricordando con commozione e
gratitudine il suo volto, il suo affetto, i tanti modi paterni e amorosi con
cui si è fatto sentire e percepire negli snodi della vita.
L’unico modo per gustare l’amore di Dio è quello
di scegliere decisamente questa parte migliore che è l’ascolto di Dio. Un bene non
ci sarà tolto se saremo coscienti che restarvi attaccati dipende da noi, dalla
nostra capacità di dire no a tutto quello che costantemente tenta di distogliercene.
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