Gesù
disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone
rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla;
ma sulla tua parola getterò le reti» (cf. Lc 5,1-11).
Nel Vangelo di questa domenica (7 febbraio) Gesù capovolge il nostro modo di
guardare e cambia le nostre prospettive. Fa nuove tutte le cose. Dove Simone
sperimenta il fallimento, ecco emergere la promessa di un ricco frutto, dove
noi non vediamo che limiti, mancanze, deserti, Gesù vede la fioritura che sta
preparando. A questo atteggiamento “in speranza” ci abitua Maria, alla quale
sempre guardiamo come a Madre che ci indica quegli atteggiamenti che lei per
prima ha avuto e vissuto. Ci è accanto e ci ripete di ascoltare quello che Gesù
ci dice e di crederci. Se Gesù ci indica il mare aperto e i larghi orizzonti,
investiamoci, non ce ne pentiremo.
D’accordo, all’apparenza
sembra tutto così flebile, così poco concreto, la promessa sembra più un
rimando al futuro che a un possibile presente. Ma sappiamo che per fede non è
così. Il presente già ha in nuce il futuro. Maria stessa davanti alle tante
contraddizioni della sua vita con Gesù, ha avuto un primo impatto difficile, faticoso
cui è subito seguito un atteggiamento di profondo ascolto e comprensione,
animato e sostenuto dalla speranza. Non speranza umana, ma divina, cioè certezza
che la storia, anche quella personale, è una storia di salvezza, ha un senso e
una direzione. La via di Dio è perfetta,
ricorda Maria meditando il Salmo.
Eppure la via sembra
talvolta imperfetta! Come fa ad essere perfetta? Prendi il largo e getta le
reti… Maria ci ripete: ascoltatelo! Allora siamo posti di fronte alla novità, allo
stupore. Se gettiamo le reti con fiducia, rendiamo perfetto ciò che non lo è.
Nell’imperfezione delle nostre vie, la Parola ci rimette in ordine e, aprendoci
a realtà inaspettate e non dovute ai nostri sforzi, ci fa gustare l’opera di Dio.
Maria non si è mai fermata all’apparenza, è ci chiede di fare altrettanto. Di
fare un atto di fede e gettare lontano quelle stesse reti con cui fino ad ora
si è riusciti a realizzare poco o nulla.
Nessun commento:
Posta un commento