Triduo pasquale: non tre giorni di preparazione alla Pasqua, ma la
Pasqua celebrata in tre giorni, la Pasqua nella sua totalità, quale passaggio
dalla passione e morte alla sepoltura, fino alla risurrezione. Si tratta di un
unico movimento, di un dinamismo d’amore che comprende in sé il morire
e il rinascere.
Maria condivide gli ultimi giorni del suo Gesù, abbracciando con
la totalità del suo amore di Madre la sua donazione senza limiti per il bene e
la salvezza del mondo. Col suo sguardo limpido di fanciulla, nonostante la sua
età adulta, con questo suo sguardo velato di calde lacrime, Maria ci mette
davanti agli occhi il volto misericordioso di un Dio Amore che mostra al nostro
cuore le profondità in cui siamo custoditi da sempre e per l’eternità.
Giorni questi da vivere con Maria per lasciarci toccare da questo
straordinario messaggio di verità che vuole e può parlare alla nostra vita.
Ciascuno troverà la sua perla preziosa, ciò che conta è lasciarsi raggiungere.
Maria, noi ci
affidiamo a te per trasfigurare il nostro essere alla luce calda del suo volto
e alla brezza leggera della sua Parola, lui, il Signore crocifisso e risorto
che tu ci aiuti a incontrare nelle pieghe di ogni nostro istante, di ogni
nostro respiro. Questo Triduo
sia tempo per dirti sì, o Madre, per aggrapparci alla tua mano e
riconoscere che ancora una volta non ci salviamo da soli, ma neppure senza il
nostro sì, senza la nostra debole ma indispensabile collaborazione.
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