Marzo è il mese in cui è incastonata la perla
dell’annuncio a Maria, il 25. Una festa che ci parla di affidamento. San
Giovanni Paolo II ha scritto: «La forza morale della donna, la sua forza
spirituale si unisce con la consapevolezza che Dio le affida in un modo speciale l’uomo. Naturalmente, Dio affida
ogni uomo a tutti e a ciascuno. Tuttavia, questo affidamento riguarda in modo
speciale la donna - proprio a motivo della sua femminilità - ed esso decide in
particolare della sua vocazione». Nel dna femminile è inscitta questa attitudine
alla cura di ciò che è più essenziale e cioè la dignità di ogni essere umano che viene al mondo.
La relazione fondamentale tra la donna e il suo
bambino è caratterizzata dalla fiducia totale. Come potrebbe essere diversamente
dal momento che una mamma porta nel suo grembo il figlio per nove mesi? Il sì
di Maria alla vita di Gesù è la conferma del suo sì radicale a Dio e al suo
disegno su di lei. C’è un affidamento
fondamentale su cui si costruiscono poi nella vita tutti gli altri
affidamenti, che non potrebbero essere solidi se non avessero la loro sorgente
nell’amore di Dio. Maria al tempo del suo sì non poteva avere chiaro il
progetto della sua maternità spirituale verso l’umanità, ma questo non
significa che non diede la sua disponibilità.
Accogliendo Gesù fece spazio a una Persona speciale, che già conteneva in sé
una famiglia più grande, fatta di miliardi di figli e di figlie che nei secoli
e nei millenni sarebbero stati portati anche loro nel suo grembo, aiutati ed
educati in modo molto particolare.
Quando si dà l’assenso della fede, si intuisce la
portata del progetto a cui si dice sì anche se non si conoscono i dettagli e le
modalità con cui poi si costruirà la storia. Allora se Maria ha potuto con la
genuinità dei suoi quattordici anni dire un sì così impegnativo è stato per la
sua fiducia smisurata. Per il suo essersi affidata al Padre in maniera assoluta
e radicale. In questo senso Maria diventa per tutti modello di affidamento. Se
non siamo ancora capaci di fare questo salto della fede e dare credito unicamente
alla Parola che Dio ci rivolge, abbiamo una mano tesa e questa mano è quella
della Madre, di Maria, a cui possiamo liberamente affidarci, chiedendole che ci
prenda per mano e ci apra il cammino
della fiducia. Sarà una piccola annunciazione personale, che il Signore non
tarderà a ricompensare.
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