La vita non dipende da quello che possediamo. Cosa significano queste parole di Gesù dette in
risposta a un uomo che lo aveva interpellato per questioni di soldi ed eredità?
Gesù non presta il fianco a questa richiesta, perché non è venuto per
risolverci i problemi che possiamo aggiustare noi con le nostre capacità. Gesù
è venuto per salvarci da una vita senza senso e senza relazione d’amore con
Dio. Inutile spendere la vita intera a cercare di accumulare denaro e riconoscimenti,
quando la vita ha la sua essenza in qualcosa che materiale non è. La vita è
altrove. E ne facciamo esperienza tutti. Siamo nella pace quando siamo in
armonia di relazione con noi stessi, con il Signore, con la realtà tutta.
Quella armonia si effonde in ciò che facciamo e dà un gusto buono ad ogni azione.
Massimiliano Kolbe pensava che fosse necessaria solo una cosa: mettere amore in
tutto quello che si fa. Il resto non conta. Amando ci arricchiamo presso Dio,
ossia cominciamo a costruirci il paradiso fin da adesso.
A che serve arricchirsi
materialmente se abbiamo l’anima oppressa da una sorda solitudine? I mali dell’anima
sono tremendi, sono dei veri tormenti, e vengono dalla lontananza da Dio, dal
percepirsi orfani, chiusi in una bolla in cui manca l’ossigeno. Nella relazione
con Dio invece siamo condotti fuori dai nostri limiti e resi capaci di aperture
inaudite. Diventiamo persone di relazione, diventiamo capaci di vedere la
presenza dello Spirito che ci ispira e ci guida, che anima le vicende e suscita
scelte. È una vita piena, abitata dall’amore, vissuta in relazione. Una vita con difficoltà come tutte le vite, ma felice.
Ecco allora
che l’uomo ricco che accumula per godersi le cose e non pensa ad altro che al
ventre ci sembra l’immagine di tante persone che in fin dei conti sono
tremendamente sole e forse le più bisognose di amore.
Il nostro affidamento a Maria ci ha inserito dentro una
dinamica di donazione, di apertura, di fraternità, di amicizia, e questa
apertura ha orizzonti sempre nuovi, sempre più attraenti, perché l’amore è
creativo, non si ripete. Gesù oggi ci affascina con la sua proposta di una vita
piena di amore e di relazione. Viviamola appieno, noi che siamo affidati a Maria, e offriamo con generosità i frutti di questa scelta, che non sono parole, è
pace del cuore che traspare e dona vita anche agli altri.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12,13-21
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che
divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito
giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché,
anche se uno è nell’abbondanza, la sua
vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un
raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove
mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne
costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi
dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni;
ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte
stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi
sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».
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