“Non
abbiate paura, non aver paura”. Un vangelo questo di oggi che parla alla parte
più fragile della nostra natura umana: quella che si ritrae davanti alla vita,
che vorrebbe evitare tante situazioni di disagio e sofferenza, ma anche tante
scelte necessarie, quelle scelte che servono per crescere, per lasciare ciò che
non serve e puntare su ciò che davvero conta. La paura è la grande nemica della
fede. Non è vero che per avere fede occorre essere tutti di un pezzo, Gesù non
lo ha mai detto, anche perché noi non lo saremo mai. Anzi oggi stesso nel
vangelo ci ricorda che siamo fragili, che siamo esposti e deboli, che possiamo
essere privati di tutto, compresa la vita fisica. Ma la fragilità affidata
diventa forza, perché Dio può agire in noi. E Gesù rincara la dose verso la
fiducia: “non avere paura degli uomini, non avere paura di nulla, neppure di
chi può toglierti la vita fisica. Nessuno infatti può toglierti l’immortalità,
la vita eterna con me nella gioia del paradiso. Occupati dunque della tua felicità
eterna! Trasmetti quello di sussurro nel cuore, porta amore e vita intorno a
te. Non avere mai paura perché io sono con te per salvarti sempre”.
E Gesù fa
un esempio semplice semplice per rassicurarci: guardate due passeri. Sono poca
cosa, valgono un soldo, eppure neppure uno di loro cadrà senza il volere di
Dio. Quanto più valete voi! Anche i capelli del vostro capo sono tutti
contatti. Qui Gesù usa un paradosso per farci capire che quello che nessuno può
fare come contare i suoi capelli, cosa davvero impossibile, per Dio è fattibile.
“Dio è più intimo a me di me stesso”, diceva sant’Agostino. Dio mi conosce, mi
guida e mi ama, e ha cura di me, perché è Padre.
Non avere
paura, non temere… sono le parole che anche Maria si è sentita dire quel giorno
a Nazaret quando Dio la visitò. La grazia è superiore alla natura e perciò ogni
volta che apriamo un po’ il cuore all’azione di Dio ci rendiamo conto che la
nostra debole natura è portata oltre se stessa, verso un di più di vita che è
appunto la vita di Dio in noi e che ci porta a entrare fino in fondo nella
realtà, non a fuggirla, il che comporta la fatica di diventare uomini e donne liberi.
A noi scegliere se come Maria arrenderci o continuare a difenderci. Se ci pieghiamo,
se ci lasciamo amare, la vita non diventa più facile, diventa però bella,
perché sperimentiamo nelle prove l’amore e la pace di Cristo, la sua tenera
vicinanza che incoraggia. Lasciamoci perciò guidare da Maria, nostra madre, per
aprirci anche oggi senza paura all’amore,
e con il Signore diventare responsabili costruttori di pace intorno a noi. Senza paura perché anche i capelli del
nostro capo sono tutti contati dal Padre che è nei cieli! Ossia: siamo davvero
in buone mani! Nelle migliori che si possano immaginare!
21 giugno
2020
Mt 10,26-33
XII Domenica nell’anno
XII Domenica nell’anno
In quel
tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Non abbiate paura degli uomini,
poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà
conosciuto. 27Quello che
io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate
all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. 28E non
abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere
l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella
Geènna e l'anima e il corpo. 29Due passeri
non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra
senza il volere del Padre vostro. 30Perfino i
capelli del vostro capo sono tutti contati. 31Non abbiate
dunque paura: voi valete più di molti passeri!
32Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
32Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
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