
Si guarisce da questa gara per i primi
posti quando si fa esperienza di essere amati da Dio, amati personalmente e
personalmente condotti verso una vita piena, in cui poter anche occupare quel
posto nel quale ci sentiamo a nostro agio e sentiamo di poter esprimere tutti i
doni che Lui ci ha dato. Il posto ce lo assegna il Signore, nel momento in cui
ci lasciamo davvero guidare da Lui, dal suo spirito e giorno dopo giorno nei
luoghi in cui viviamo, cerchiamo di lasciar passare Lui, il suo amore, attraverso
gesti di attenzione, di cura, e attraverso l’impegno per costruire ambienti in
cui si viva l’amore, l’accoglienza e il perdono. “Amico vieni più avanti!” ci
dice Dio concretamente quando nella vita camminiamo con Lui e riceviamo da Lui
davvero tutto. Non è un afferrare, magari calpestando gli altri, ma è un ricevere
dalle sua mani quanto giorno dopo giorno vorrà regalarci. E' una via di vera libertà!
E viene anche il momento
in cui raccogliamo con gioia il frutto di tante lacrime e preghiere. Pensiamo
alle tante volte in cui, mentre restavamo fedeli a Lui e cercavamo la sua volontà,
Lui si è fatto presente attraverso un fatto, un incontro così decisivo da
cambiare il corso della nostra storia. Pensiamo a tanti santi che si sono messi
seriamente alla ricerca della sua volontà e all’improvviso sono rimasti
abbagliati dall’opera di Dio che ha aperto certe situazioni così grandi da non poter
essere che opera sua!
Tutte le nostre vite, anche nelle fatiche e nei momenti
bui, sono accompagnate dal Signore, è questo che ci ripete sempre Maria, nostra
Madre, lei che a Cana disse quelle semplici ma decisive parole: “Qualunque cosa
Gesù vi dica, fatela!”. Se sei in crisi e non sai cosa fare, fatti aiutare da
Maria per ritrovare la strada, se non vedi vie d’uscita e pensi che le cose non
cambieranno mai, ascolta lei che ti dice che non è così, perché suo Figlio Gesù
opera già per un cambiamento, se non ti senti al tuo posto e ti chiedi in che
modo impegnarti per Dio, chiedilo a Maria, sarà ancora lei a farti camminare
finché non toccherai con mano che se ti affidi non devi sforzarti per
fiorire, perché è il Signore stesso che farà in modo di aprirti la porta giusta
e farti accomodare al tuo posto, quello in cui la tua vita sarà bella e - cosa molto importante! - darà
vita a molti altri.
1 settembre 2019
Lc 14,7-14
XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
In quel tempo, Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per
pranzare ed essi stavano a osservarlo. 7Diceva agli invitati una parabola,
notando come sceglievano i primi posti: 8«Quando sei invitato a nozze da
qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più
degno di te, 9e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: «Cedigli il posto!». Allora
dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. 10Invece, quando sei invitato, va' a
metterti all'ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti
dica: «Amico, vieni più avanti!». Allora ne avrai onore davanti a tutti i
commensali. 11Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
12Disse poi a colui che l'aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch'essi e tu abbia il contraccambio. 13Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; 14e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
12Disse poi a colui che l'aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch'essi e tu abbia il contraccambio. 13Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; 14e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».