
A questo punto vengono fuori i bambini e si sentono le voci
dei discepoli che cercano di allontanarli. Un rabbi poteva avere a che fare
solo con persone adulte, degne di poterlo ascoltare. Gesù si sottrae a questa
mentalità e anzi ci tiene a mostrarli come i
migliori esempi da imitare per accogliere il Regno. Il gesto tenerissimo con
cui li abbraccia e li benedice è un’immersione nella dolcezza divina e ci fa
gustare quasi sensibilmente il legame d’amore che il Signore vuole stabilire
con ciascun uomo e ciascuna donna. È questa la sorgente che dà sapore e senso
alle scelte della vita, è questo amore con la sua forza di trasformazione a costituire
l’anima di ogni relazione, e a garantire che queste relazioni siano vissute
nella verità, nella loro autenticità.
Per capire il discorso di Gesù sul
matrimonio non si può restare al livello orizzontale dei ragionamenti interessati,
occorre entrare anche fisicamente nel mistero del suo amore e così capire con
quale cuore stare nella vita. Maria, cui ci affidiamo ogni istante, ha scelto
nella sua vita la parte migliore, l’essenziale, che è l’amore di Dio, e in
questo mistero è entrata, con tutta la sua debolezza di creatura. Da questa sorgente
ha attinto la vita necessaria per percorrere il suo cammino fino alla fine. Noi
che ci affidiamo a lei impariamo a porci nel mistero dell’amore con la stessa disponibilità
interiore, quell’apertura del cuore tipica dei bambini che è opposta alla durezza
del cuore notata da Gesù a proposito dei farisei. Maria ci aiuta a compiere il
gesto fondamentale e più necessario della vita, che decide di noi e del nostro
avvenire: fidarci e affidarci.
7 ottobre 2018
7 ottobre 2018
XXVII domenica del tempo Ordinario
Mc 10,2-16
Mc 10,2-16
In quel tempo 2alcuni
farisei si avvicinarono a Gesù e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è
lecito a un marito ripudiare la propria moglie. 3Ma egli
rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». 4Dissero: «Mosè ha
permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». 5Gesù disse loro:
«Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. 6Ma dall'inizio
della creazione li fece maschio e femmina; 7per questo l'uomo
lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie 8e i due
diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. 9Dunque l'uomo non
divida quello che Dio ha congiunto». 10A casa, i
discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. 11E disse loro:
«Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di
lei; 12e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette
adulterio». 13Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli
li rimproverarono. 14Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i
bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene
il regno di Dio. 15In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo
accoglie un bambino, non entrerà in esso». 16E, prendendoli
tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.
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