
Maria in questo ci è madre e maestra. Ad alcuni la sua vita non pare nulla di eccezionale tanto è stata ordinaria, nascosta e segnata dal limite. Se si pensa agli anni trascorsi a Nazaret, sembra di poter dire che quasi nulla di quello che le era stato promesso aveva trovato un’espressione visibile. Tanta grandezza eppure la vita sua e di Gesù trascorreva esattamente come quella degli altri. Ma questa analisi non ci convince. Maria aveva una luce negli occhi, che era quella “quantità di luce” - direbbe papa Francesco - che aveva nell’anima. Essere in comunione cosciente con Dio non è lo stesso che vivere spensierati senza mai dare spazio al proprio mondo interiore e a quello che lo abita. La perla preziosa che Maria ha trovato è l’amore di Dio. Per esso ha lasciato tutto nel vero senso della parola. Ha proprio deciso fermamente e senza mai voltarsi indietro di adattarsi al progetto divino, qualunque forma avesse assunto e in qualunque luogo e circostanza l’avrebbe condotta. Maria “trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra”. Affidarci a lei significa sganciarci una volta e per sempre – anche se in concreto gradualmente – da ogni idolo o schiavitù, primo fra tutti la nostra stessa volontà, per dare credito e seguire le ispirazioni dello Spirito Santo, lasciando che Cristo possa vivere in noi. Questo accade nella semplicità della vita, il luogo scelto da Lui per farci camminare, crescere e maturare fino ai frutti più belli, spesso inaspettati, risultato della sua libertà creatrice. Solo chi lo segue anni e anni nell'umiltà, vedrà le cose grandi da Lui promesse. È il suo stile, semplicissimo eppure immenso, capace di stupirci sempre e nuovamente. Come il mercante che quando meno se lo aspettava, si trovò tra le mani la perla più bella del mondo.