giovedì 5 maggio 2016
Accogliere lo Spirito
Inizia questo venerdì la novena in preparazione al dono dello Spirito Santo. Lo Spirito c'è già, già abita i nostri cuori e la nostra terra, non dobbiamo cercarlo quanto accoglierlo. San Massimiliano ci svela il modo, l'unico possibile: la preghiera. Intensa, attenta, sentita, sofferta. La preghiera che è segreto colloquio con il Signore in tempi precisi e in mezzo alle quotidiane occupazioni. Sguardo fisso sull'essenziale, coscienza viva della sua presenza. Se fosse spontaneo pregare, non staremmo a parlarne. Il tempo, lo spazio, l'attenzione sono coordinate che dobbiamo scegliere.
Gli apostoli aspettavano perseverando nella preghiera, insieme con Maria. Il modo più semplice è stabilire da oggi il rosario quotidiano. Se affidiamo a Maria la nostra attesa dello Spirito Santo, con lei lo riceveremo di nuovo. Poi l'impegno a tenere sempre unito il cuore con quello di Cristo. Chiudere ogni tanto gli occhi e pensare che Lui c'è e tiene la sua mano sulla nostra testa, per benedirci, per custodirci. Infine vivere intensamente la preghiera della Chiesa, partecipare alla liturgia, proporre momenti di adorazione e di riflessione, cantare e lodare il Signore. Anche queste cose non si producono spontaneamente. Noi dobbiamo animare e proporre, noi dobbiamo unirci e mettere i nostri talenti a disposizione della comunità. Lo Spirito si riceve con passione e intensità.
Per Dio le tappe sono importanti, perciò ha voluto la liturgia con il suo cammino annuale. Perché facciamo esperienza che un momento non è come un altro e che quando a un momento importante ci si prepara bene, si vive una grazia speciale e si ha maggiore chiarezza interiore del passaggio che è avvenuto. Si vede un prima e un poi. Massimiliano Kolbe si è donato interamente a Maria e poi non ha più pensato a sé, ma unicamente a come farsi condurre dallo Spirito Santo e a come condurre gli altri allo stesso abbandono. Per questo si è speso senza misura. Prepariamoci bene alla Pentecoste. Interiorizzando la Parola, anche noi ci renderemo conto della chiamata di Dio e del passo concreto da fare. Saremo perciò nuovi, rinnovati dal di dentro e motivati dallo Spirito che ci si è manifestato ancora una volta.
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