Cuore
Immacolato di Maria. “Maria custodiva
tutte queste cose nel suo cuore”. Il Vangelo abbinato a questa memoria
importante porta in primo piano il valore del silenzio e della preghiera. Cosa è
successo a Maria? Cosa la spinge a custodire nel silenzio della riflessione
quello che le si agita dentro? Suo figlio Gesù aveva fatto e detto delle cose
per lei incomprensibili. Ed era
finito lì. Un mistero davanti al quale si possono fare due cose: o irrigidirsi
oppure accogliere.
Maria
ha scelto di collocare questi tasselli isolati all’interno di una scatola
interiore, fatta di rispetto e cura. Ha subito evitato di pretendere di capire,
dandosi del tempo per trovare dei fili invisibili con cui collegare tra loro le
parti. Quando nella vita le cose non ci sono chiare, quando abbiamo cercato il
senso di qualche evento, di qualche periodo, e abbiamo finito con il renderci
conto che la risposta ancora non arriva, preferiamo il silenzio e la preghiera
a qualunque altra idea ci venga in mente. Forzando non raggiungeremo l’obiettivo.
“C’è un tempo per… e un tempo per” dice il Quoelet. Un tempo per raccogliere,
per gustare il significato delle cose e un tempo per attendere la lenta maturazione
del frutto.
Affidiamoci
al Cuore Immacolato di Maria per chiederle il dono del discernimento.
Cuore Immacolato di Maria,
affido
a te questo tempo di crescita e di ricerca.
Lo
scarto tra ciò che sento e ciò che afferro sia riempito dalla tua dolce
presenza. Rassicurami tu, parlami della bellezza della pazienza, che rende desiderabile
ogni istante e lo strappa dal rischio del grigiore.
Ricordami
che la fiducia è la forza che smuove il mondo, e che dà gioia pura, perché dona
la certezza della vittoria contro ogni avversario.
Fammi
sentire la dolcezza di quell’ostinato sì che dicesti quando al tempio d’improvviso
tutto si fece incomprensibile.
E
guidami sulla via della perfetta letizia, quella che tu hai vissuto sempre,
facendo sorridere perfino le pietre, che mai avevano sentito sopra di sé dei
passi tanto leggeri quanto i tuoi.
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