sabato 3 agosto 2019

Vali per ciò che sei


La vita non dipende da ciò che si possiede. Nel vangelo di questa domenica Gesù ci indica il cammino della vera libertà che è venuto a donarci nel renderci suoi figli. Un uomo si avvicina a Gesù e gli chiede di intervenire perché suo fratello non vuole dargli la parte di eredità che si spetta. Forte la risposta del Signore: “Sono forse io un giudice di queste faccende?”. Può sembrare che Gesù non voglia interessarsi di cose materiali, di affari e di soldi. Ma non è così. Lo capiamo dalla parabola che subito racconta per fargli capire qual è il rischio che sta correndo: attaccarsi al denaro e alle cose e così perdere la sua libertà interiore. Gesù gli racconta di un proprietario terriero molto ricco, che aveva così tanti raccolti da pensare di costruire magazzini sempre più grandi per contenerli. Contento di possedere sempre di più, un giorno dice a se stesso: “Ora, per alcuni anni, mi dedicherò alla bella vita, a mangiare, dormire, divertirmi”. Ma Dio interviene nella sua vita e chiamandolo “stolto” gli dice: “Proprio questa notte tu morirai”. E allora di chi saranno i tuoi beni? A che serve accumulare sulla terra?

Gesù un giorno dice: “Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore”. E invita ad avere un tesoro in cielo. Come si fa ad accumularne uno? Attraverso la nostra vita donata per amore, sull’esempio del Signore. Attraverso i nostri gesti di amore, di condivisione di quello che siamo e abbiamo, di attenzione agli altri, di impegno per la giustizia. Gesù ci mette davanti allo specchio, ci inchioda alla nostra verità: vali per ciò che sei, vali incondizionatamente in quanto persona, in quanto figlio di Dio. L’essere ti fa prezioso, non l’avere e il possedere. Avere e possedere non è un male, ma lo diventa se ci attacchiamo il cuore, ne facciamo lo scopo della vita, diventando schiavi delle cose e non padroni. Inoltre questo attaccamento chiude il cuore alla condivisione, all’aiuto, alla vita. Fa ripiegare su se stessi. La libertà è una questione interiore. È sapersi amati infinitamente dal Padre celeste ed essere felici per il dono della vita. Libero è chi pur possedendo delle cose, se ne serve da padrone e non ne è schiavo. La libertà non è poter fare tutto quello ci pare ma scegliere in base a ciò in cui crediamo, ai valori che guidano la nostra vita. Libero non è chi è schiavo delle cose, ma chi le usa per il bene.

Affidandoci a Maria nostra Madre, noi usciamo da noi stessi e ci liberiamo da tante schiavitù. Lei stessa dal primo suo sì a Dio, quando è diventata Madre del Signore, ha sempre avuto un cuore libero, totalmente libero da ogni dipendenza e totalmente affidato a Dio. Siamo liberi in quanto figli amati. Capaci, proprio perché amati, di tendere la mano a chi ancora non ha sperimentato questa libertà dell’amore e continua ad essere schiavo, cercando negli altri e nelle cose quella felicità che non può venire da loro perché riguarda il cuore e solo l’amore può riempire queste profondità. Ci ricorda san Massimiliano Kolbe: “Sei stato creato per Dio e per il paradiso”, “L’amore è tutto. Compi le piccole cose con un grande amore: è la maggior sorgente di meriti”, “Ama liberamente l’Immacolata, come hai fatto finora, sempre più teneramente e liberamente”.

4 agosto 2019

Lc 12,13-21
XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

In quel tempo13uno della folla gli disse a Gesù: «Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità». 14Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». 15E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell'abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». 
16Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. 17Egli ragionava tra sé: «Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? 18Farò così - disse -: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. 19Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!». 20Ma Dio gli disse: «Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?».21Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».


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