sabato 6 febbraio 2016

Sulla tua Parola


Gesù disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti» (cf. Lc 5,1-11). Nel Vangelo di questa domenica (7 febbraio) Gesù capovolge il nostro modo di guardare e cambia le nostre prospettive. Fa nuove tutte le cose. Dove Simone sperimenta il fallimento, ecco emergere la promessa di un ricco frutto, dove noi non vediamo che limiti, mancanze, deserti, Gesù vede la fioritura che sta preparando. A questo atteggiamento “in speranza” ci abitua Maria, alla quale sempre guardiamo come a Madre che ci indica quegli atteggiamenti che lei per prima ha avuto e vissuto. Ci è accanto e ci ripete di ascoltare quello che Gesù ci dice e di crederci. Se Gesù ci indica il mare aperto e i larghi orizzonti, investiamoci, non ce ne pentiremo.

D’accordo, all’apparenza sembra tutto così flebile, così poco concreto, la promessa sembra più un rimando al futuro che a un possibile presente. Ma sappiamo che per fede non è così. Il presente già ha in nuce il futuro. Maria stessa davanti alle tante contraddizioni della sua vita con Gesù, ha avuto un primo impatto difficile, faticoso cui è subito seguito un atteggiamento di profondo ascolto e comprensione, animato e sostenuto dalla speranza. Non speranza umana, ma divina, cioè certezza che la storia, anche quella personale, è una storia di salvezza, ha un senso e una direzione. La via di Dio è perfetta, ricorda Maria meditando il Salmo.


Eppure la via sembra talvolta imperfetta! Come fa ad essere perfetta? Prendi il largo e getta le reti… Maria ci ripete: ascoltatelo! Allora siamo posti di fronte alla novità, allo stupore. Se gettiamo le reti con fiducia, rendiamo perfetto ciò che non lo è. 

Nell’imperfezione delle nostre vie, la Parola ci rimette in ordine e, aprendoci a realtà inaspettate e non dovute ai nostri sforzi, ci fa gustare l’opera di Dio. Maria non si è mai fermata all’apparenza, è ci chiede di fare altrettanto. Di fare un atto di fede e gettare lontano quelle stesse reti con cui fino ad ora si è riusciti a realizzare poco o nulla.

Nessun commento:

Posta un commento

La Via della felicità