sabato 7 novembre 2020

L'arte di attendere

 

Gesù paragona se stesso allo Sposo e noi a dieci vergini che vanno incontro allo sposo munite di lampade. Cinque sono sagge e prendono anche dell’olio, cinque invece sono stolte e non ci pensano. Lo sposo tarda e le ragazze si addormentano, finché a mezzanotte non si sente un grido che annuncia l’arrivo dello sposo. Le cinque sagge hanno l’olio e vanno, le altre restano fuori dalla festa. Cosa vuole dirci il Signore con questa parabola? È un invito a non perdere mai la speranza, a essere tenaci, testardi nel cercarlo e nell’attenderlo.

Qualunque sia la notte che stiamo attraversando, Gesù viene a svegliarci, a rimetterci in movimento, a ridarci una motivazione forte per vivere. Il Signore non chiede la perfezione, infatti arriva anche se tutt’e dieci le giovinette dormono un sonno profondo. Il Signore cerca l'umiltà del cuore e l’amore. L’olio simboleggia questo desiderio del cuore umano di stringersi a lui, di essere salvato.

Quello che ci mette in crisi è questo ritardo di Dio: perché Dio talvolta sembra non rispondere alle nostre preghiere? Perché ci sono alcuni inverni che sembrano non finire più? Perché chiediamo un bene per chi amiamo ed è in difficoltà e questo bene sembra non realizzarsi?

Affidandoci a Maria noi viviamo con lei le nostre domande. Anche Maria ha chiesto al Signore tante cose, come quando a Gesù ha detto, non comprendendolo: “Figlio perché ti sei comportamento così?”. La risposta di Gesù porta su un altro livello del capire, quello della fede. “Non sai che devo occuparmi della salvezza degli uomini?”. Gesù ci chiede di fidarci. Di affidare a lui ogni cosa. È lui che guida la storia, compresa la nostra, lui ha la visione globale del tutto. A noi basta sapere che il suo sguardo si posa sull’olio del nostro amore, della nostra fiduciosa preghiera, a noi basta avere la certezza che lui ci raggiunge, anche se non sappiamo esattamente quando e come agirà, a noi basta sapere che ci viene incontro per rialzarci e donarci la risposta alla nostra attesa.

COME PREGARE IL VANGELO

Chiudo gli occhi e mi connetto con Gesù. Sento il suo sguardo su di me e mi apro a lui. Leggo e rileggo la pagina scelta. Mi fermo dove sento che una Parola proprio ora ha qualcosa da dire al mio cuore e alla mia vita. Mi fermo e sosto. La ripeto e parlo con Gesù di quello che sento e penso. Gli chiedo ciò che voglio e sono aperto a ciò che vorrà donarmi lui. Lo ringrazio ed esco lentamente dal dialogo. Durante la giornata verifico come questa Parola continua a parlarmi e guidarmi, e a instillarmi nuove ispirazioni. 

Domenica 8 novembre 2020

Mt 25,1-13
In quel tempo Gesù disse alle folle:1 Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l'olio; 4le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi. 5Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6A mezzanotte si alzò un grido: «Ecco lo sposo! Andategli incontro!». 7Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le stolte dissero alle sagge: «Dateci un po' del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono». 9Le sagge risposero: «No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene». 10Ora, mentre quelle andavano a comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: «Signore, signore, aprici!». 12Ma egli rispose: «In verità io vi dico: non vi conosco». 13Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.

 

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