sabato 5 ottobre 2019

Aumenta la mia fiducia


Accresci la nostra fede! Con queste parole centrali inizia il vangelo di questa domenica. La Parola di Gesù ci viene incontro non per essere solo letta e compresa ma soprattutto perché la sua forza spirituale ci cambi dentro, perché la Parola è il movimento stesso della nostra vita. Siamo noi che entriamo sempre più nel dinamismo di trasformazione  con cui possiamo aprire il cuore a  nuovi modi di essere e di pensare. Non quelli che ci hanno attaccato addosso le abitudini e le mentalità che ci circondano, ma quelli che scegliamo noi, in base a ciò che crediamo. La fede è un dono da chiedere e può crescere perché nasce dalla relazione con una persona che è Dio. 
Gesù davanti a questa richiesta ("accresci la nostra fede!") risponde dicendoci che tutto è possibile per chi crede: anche spostare un albero al solo volerlo! Dire al gelso: sradicati e vatti a piantare nel mare… ed esso lo fa! Un esempio con cui vuole farci capire che non ci sono limiti alla fiducia, anzi come il seme di senape piccolino la fede in noi può crescere fino a diventare un albero pieno di foglie e di frutti. In questo senso l’affidamento a Maria, ponendosi come un itinerario di fede, rappresenta un grande aiuto per crescere nella fiducia. La fede non è un qualcosa di statico che ricevi e metti da parte per prenderlo quando ti serve, la fede è un processo fatto di tutto ciò che noi siamo e amiamo e di tutto ciò che Dio è. Nasce e cresce dall’intreccio delle nostre vite. 
E Maria, che Gesù lo ha portato nel grembo e poi da adulto lo ha seguito e ascoltato, ci mostrerà la via della vera fede, che dà pace e forza interiore anche mentre si vivono periodi dolorosi e momenti difficili. Se siamo sinceri sappiamo che solo il sentirci appartenenti a Dio e al suo amore può salvarci e offrirci l’energia necessaria per vivere. Senza questa sua presenza la vita non ha senso né può essere vissuta serenamente. E saperci sorretti dal suo Spirito ci dà anche la capacità di essere creativi! Poter vivere un avita nuova, segnata dalla novità delle sue ispirazioni è una meravigliosa realtà. Interessante quello che dice Gesù dice agli apostoli: «Quando avete fatto ciò che vi è stato chiesto, dite: “siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”». 
“Inutili” non significa per Gesù che non serviamo, ma che siamo senza utile, ossia non c’è qualcosa da guadagnare, da pretendere dalla vita perché se siamo figli amati e come tali viviamo, noi abbiamo già tutto, tutto l’essenziale sul quale costruire poi il resto. Abbiamo la forza di Dio in noi! Di una sola cosa abbiamo bisogno per vivere dunque: la fiducia nel Signore. Essere come bambini nelle sue mani. E trasmettere questo amore a chi ci sta intorno. Perché come ripeteva Massimiliano Kolbe, “solo l’amore crea”, solo l’amore è capace di creare ambienti e famiglie in cui la vita genera altra vita nella speranza e nella gioia.  

6 ottobre 2019
Lc 17,5-10
XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
In quel tempo, 5gli apostoli dissero al Signore: 6«Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: «Sràdicati e vai a piantarti nel mare», ed esso vi obbedirebbe.7Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: «Vieni subito e mettiti a tavola»? 8Non gli dirà piuttosto: «Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu»? 9Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 10Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: «Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare»».

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