sabato 3 ottobre 2015

Bellezza originaria

«Dall’inizio della creazione Dio li fece maschio e femmina… l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto» (cf. Mt 10,2-12). 

La parola di questa domenica apre il nostro cuore alla realtà della bellezza originaria. Gesù non fa moralismo: “voi dovete, sarebbe cosa giusta fare così” eccetera. Gesù attira la nostra attenzione sullo splendore del nostro essere, creato in armonia con Lui e con gli altri. Chi ci mostra questa bontà degli inizi è Maria con la sua vita bella e nello stesso tempo concreta. In lei vediamo realizzata la persona che, cosciente di essere figlia di Dio, sceglie anche di vivere di conseguenza. Maria nella sua vita è sempre tornata lì, alla fonte, ad attingere senso, forza, conforto, sostegno. Anche lei è stata sottoposta alle tante suggestioni che provengono dal mondo. Non era un angelo!

Ha dovuto rendersi conto, come ognuno di noi, della realtà. Una realtà certo abitata dallo Spirito di Dio ma pur sempre insidiata anche dal peccato e dal male, con tutte le possibili sfumature in cui si declina. E ha perciò dovuto scegliere con fermezza la sua posizione e mantenerla con coraggio e perseveranza. Ha lavorato duramente su se stessa per far entrare nella sua carne – oltre che nel suo cuore – la fede in Dio. Tante volte è stata tentata nella sua fede. Già solo nella sua vocazione ha dovuto fronteggiare la marea delle mille domande e farvi trionfare la fiducia. Non si è prodotta da sola la fede in Maria, come secondo un automatismo. La fede in lei ha richiesto una risposta fattiva, collaborativa, decisa, costante. Così Maria ha custodito e protetto l’unità del cuore. Riconciliata grazie al dono della sua nascita perfetta, senza peccato, Maria si è impegnata per tutta la vita perché nulla di negativo potesse trovarla fiacca e passiva, strappandole quel dono tanto grande. Ha lottato con coraggio per scoprire sempre il senso positivo delle cose, respingendo ogni tentazione e trovando il modo di rimanere attaccata all’essenziale, alla radicale positività del suo essere.

In origine non era così… ci fa quindi capire che se in origine tutto era facile, e l’uomo e  la donna vivevano una corrispondenza piena tra loro e con Dio, nella storia umana sulla terra non è così. Non lo è stato neppure per l’Immacolata. A noi prendere coscienza del potere che il Signore mette nelle nostre mani, quello cioè di saper trasformare col nostro modo di pensare e agire ogni realtà in bene.



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