venerdì 11 dicembre 2015

Semplicemente gioia

III Domenica di Avvento, detta Gaudete ossia della gioia. Il profeta Sofonia infatti invita gli abitanti di Gerusalemme a rallegrarsi, a gioire con tutto il cuore perché hanno accanto un Salvatore potente, Dio, il Dio vicino(cf. Sof 3,14-17). Anche Paolo nella seconda lettura invita a stare sempre lieti perché il Signore è vicino (cf. Fil 4,4-7). E nel Vangelo il Battista ricorda che presto la loro gioia sarà piena con il dono dello Spirito Santo (cf. Lc 3,10-18). Una domenica mariana per eccellenza. Chi più di Maria ha avuto Dio vicino? Chi più di lei ha sperimentato la gioia vera? Ma come fa Maria a gioire e a chiederci di gioire, di non lasciarci appesantire dalla nostra debolezza e dalle fatiche della vita?

Maria nella sua fede profonda ha compreso che è Dio per primo a gioire di noi, è Lui che, come dice ancora Sofonia, gioisce per noi, ci rinnova col suo amore, esulta addirittura per noi con grida di gioia. Incontrare Dio significa trovarsi davanti il mistero di un volto che è Padre e ha concentrato in sé all’ennesima potenza tutto l’amore desiderabile, che si traduce in cura, custodia, premura, attenzione, tenerezza, soddisfazione per noi suoi figli, per quello che siamo ai suoi occhi. Maria ha fatto esperienza di questo volto, è entrata in contatto con un Dio capace di gioire di felicità non perché un figlio è buono ma prima di tutto perché esiste. Dio esulta di contentezza per ciascuno di noi, come noi non facciamo mai invece per nessuna cosa o persona. Siamo così lontani dalla trasparenza delle origini, dalla nostra “nudità” spirituale da avere perso il gusto del sentirsi oggetto di un amore tanto intenso quanto assolutamente puro e gratuito.


Maria ha scelto la strada della gioia pura, lasciando perdere tutto quello che non era Dio, e poi, Gesù. E così ha scoperto sempre più in profondità la dolcezza di vivere da figlia amata. Questa è stata la sua gioia e questa gioia desidera anche per noi. È una gioia possibile. La semplicità con cui Maria oggi ci dice che essere gioiosi della vera gioia è possibile ci stimoli a una ricerca, a una domanda, nel caso non l’abbiamo ancora ricevuta in dono. Maria è stata semplice perciò ha incontrato Dio. Noi siamo chiamati a scendere dalle altezze delle nostre complessità per imparare l’arte della semplicità, che passa attraverso la serena accoglienza di quello che siamo. 

Nessun commento:

Posta un commento

La Via della felicità